"Il solo atteggiamento responsabile è quello di vietarsi l'abuso ideologico della propria esistenza, e - per il resto - condursi, nella vita privata, con la modestia e la mancanza di pretese a cui ci obbliga, da tempo, non più la buona educazione, ma la vergogna di possedere ancora, nell'inferno, l'aria per respirare." (Theodor W. Adorno, Minima Moralia)
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mercoledì 9 febbraio 2011
Malavita politica
E' più di un mese che si parla delle vicende private di Silvio Berlusconi. Si è detto di tutto e si sta dicendo di tutto, ma Berlusconi continua a governare il Paese grazie all'appoggio in blocco datogli dal PDL. Chi, d'altronde, tra gli esponenti politici si sentirebbe in dovere di esaltare l'etica e la morale nell'atteggiamento dell'uomo pubblico quando suddetti esponenti sono stati i primi a commettere atti illeciti simili, se non peggiori, a quelle di Berlusconi? Chi? Gente come Nicola Cosentino? Sandro Bondi? Angelino "Croce Napoli" Alfano? Mario Landolfi?
Quale giustizia in un Paese permetterebbe a un individuo come Nicola Cosentino, ritenuto fino all'ultimo grado della Cassazione "soggetto tuttora pericoloso per i suoli legami col clan dei Casalesi" e dunque ravvisando la necessità di una custodia cautelare preventiva, di girare tranquillamente per i palazzi del potere della capitale in sciarpetta e giubbottino di pelle (quando non in auto blu)?
I giri di prostituzione sono sempre contigui ad ambienti della malavita, sarebbe strano il contrario: si tratta pur sempre di una delle principali fonti di guadagno illecito. Peccato che al premier questi "dettagli" importino poco. Uno di questi dettagli, ad esempio, è Napoli che sta annegando di nuovo tra i rifiuti...
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