"Il solo atteggiamento responsabile è quello di vietarsi l'abuso ideologico della propria esistenza, e - per il resto - condursi, nella vita privata, con la modestia e la mancanza di pretese a cui ci obbliga, da tempo, non più la buona educazione, ma la vergogna di possedere ancora, nell'inferno, l'aria per respirare." (Theodor W. Adorno, Minima Moralia)
lunedì 30 settembre 2013
L'abuso dei simboli
La Mehari di Giancarlo Siani, il giovane giornalista ucciso dalla camorra nel 1985, è "ritornata" nella redazione del Mattino, per onorare la memoria di chi aveva sacrificato la propria vita per inseguire la passione giornalistica. Prima di giungere al Mattino, l'auto, guidata dallo scrittore Roberto Saviano, ha compiuto un lungo giro presso le sedi istituzionali più importanti della città, ed è stata l'occasione per ribadire insieme ai tanti cittadini e alle autorità presenti un "No" netto alla camorra. Molti si sono emozionati nel vedere di nuovo quell'auto ripercorrere con le proprie forze le strade di Napoli. Un'immagine può valere più di mille parole: diventa un simbolo e trasmette una grande energia a chi crede in determinati valori. Un gesto che però ripaga solo in minima parte la solitudine in cui venne abbandonato Siani, la stessa solitudine che ancora oggi avvolge altre centinaia di cronisti sottopagati (o non pagati affatto) e costretti a lavorare in condizioni precarie, senza nessun tipo di tutela o copertura.
lunedì 23 settembre 2013
I fattori di vittoria della malapolitica e la possibilità di neutralizzarli
Mi sono chiesto spesso perché la politica sia, per antonomasia, il luogo degli accordi sotto banco e delle pacche "traditrici" sulle spalle, e non invece il semplice consesso deputato alla discussione e alla risoluzione dei problemi quotidiani che ci affliggono. Se, da un lato, l'esperienza della politica "dal basso" (comitati, associazioni, movimenti ecc.) può vantare comunque un attivismo civico fatto di energie positive e passione, dall'altro lato la politica "alta" produce spesso prebende e favoritismi che possono sfociare nell'illecito penale. Il danno per la comunità è enorme: basta guardarsi intorno, nel nostro Sud Italia, per capire quali conseguenze nefaste possa produrre la malapolitica.
martedì 10 settembre 2013
Bagnoli, la giornata di passione del ministro Orlando
Arrivo verso le 18 nei pressi del circolo Ilva di Bagnoli, a Napoli, dove il ministro dell'ambiente Orlando è atteso alla kermesse organizzata dal Partito Democratico. Fuori all'ingresso c'è il solito sbarramento di forze dell'ordine che impedisce ai manifestanti del comitato "Bonifichiamo Bagnoli" di avvicinarsi all'incontro. Il ministro si presenta con mezz'ora di ritardo e subito viene circondato dai lavoratori dei consorzi di bacino e da alcuni esponenti dei comitati contro l'inceneritore di Giugliano. Si mescolano, così, il dramma lavoro che vede la Campania al terzo posto in Italia per tasso di disoccupazione, e il dramma ambientale di chi subisce gli avvelenamenti quotidiani della cosiddetta Terra dei Fuochi.
martedì 3 settembre 2013
La riqualificazione del centro storico di Napoli, tra ritardi e inefficienze
domenica 1 settembre 2013
Schiavone torna a parlare: la sua verità nell'audizione del 7 ottobre 1997
Il pentito Carmine Schiavone è tornato a parlare alla stampa, stavolta davanti alle telecamere del Fatto Quotidiano. Nei sei minuti di intervista, Schiavone ripercorre la storia degli sversamenti di rifiuti tossici e radioattivi e indica anche alcuni dei luoghi in cui questi sono stati sversati: la superstrada che da Pozzuoli arriva a Villa Literno, i laghetti di Castelvolturno, il campo sportivo di Casal di Principe. Afferma anche di aver avvisato nel '97 i membri della Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti dell'immediata necessità di bonifica di quelle aree, e di essersi sentito rispondere dagli stessi che non ci sono i soldi (mentre ce ne sono per gli F35, per la TaV ecc., ma vabbè).
Scorrendo i dati della Camera dei Deputati, risulta che l'audizione in cui venne ascoltato Carmine Schiavone sembra essere quella del 7 ottobre 1997, ma accedere al resoconto stenografico è impossibile perché le dichiarazioni sono state completamente secretate. Una soluzione, come riporta questo pezzo su Blogeko.it a firma di Maria Ferdinanda Piva, può essere ricavata all'Allegato B dalla relazione finale della commissione del 2001, in cui si legge che è possibile rendere pubbliche le audizioni sottoposte a segreto nel caso in cui non sussistano altri vincoli (es. segreto istruttorio). A distanza di quasi vent'anni riesce difficile credere che vi siano ulteriori motivi (oltre a quello di mantenere il silenzio) che impediscano la diffusione di quelle deposizioni.
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