
Nel 2013 Napoli ospiterà il
Forum delle Culture. Per l'evento, il Comune ha messo a punto un piano speciale che
prevede un restyling completo del centro storico e di parte del Vomero. Un qualcosa come
800 milioni di euro, frutto dei finanziamenti europei provenienti dal tanto discusso piano P.O.R. 2007-2013, cadranno in mano alla classe politica attuale, ovvero colei che ha rovinato la città e la regione. Il progetto è stato diviso in due piani urbanistici differenti: il primo, denominato
D.O.S., comprendente l'intera area cittadina perimetrata dall'Unesco come
Patrimonio dell'Umanità, prevede una spesa di
570 milioni di euro tra restauri e riassetto urbano; il secondo, denominato
P.I.U., comprendente l'area più circoscritta dell'antica Neapolis, prevede una spesa di
240 milioni di euro per "
rivitalizzare" il litorale fino

a Monte Echia, recuperare la struttura dell'
ex Ospedale Militare e sgombrare i bassi dei
Quartieri Spagnoli per impiantarvi delle botteghe, come già prevede il Progetto Sirena.
Finanziamenti a pioggia, quelli che garantiscono ad un sistema
clientelare e camorristico di continuare a crescere. Proprio da pochi giorni il Comune
si è ritrovato una nuova grana giudiziaria:
il bluff dei parcheggi, che vede coinvolti funzionari, ex assessori ed imprenditori, per i quali gli inquirenti ipotizzano il reato di turbativa d'asta e abuso d'ufficio
per aver creato un "cartello" tra le ditte interessate alla costruzione dei parcheggi. Per il momento si conoscono i nomi di due degli indagati: il dirigente
Crispino e l'imprenditore
Gallichi. In queste condizioni
è possibile affidare per l'ennesima volta alla politica campana una quantità di denaro così grande?
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