Fonte: Lettera43 |
"Vedere una Napoli così accogliente nei confronti dei migranti che scappano dalle guerre ci rende orgogliosi di essere napoletani". Così dichiarò il sindaco Luigi de Magistris, quando ad ottobre scorso sbarcarono oltre cento minori stranieri non accompagnati e furono accolti da un grande slancio di generosità da parte dei cittadini, che letteralmente "inondarono" di beni il centro di accoglienza di Marechiaro.
Se la Napoli "del popolo" è una Napoli accogliente, non altrettanto si può dire della Napoli "istituzionale", quella composta dai servizi che gli organi istituzionali devono erogare presso i cittadini più bisognosi (specie con gli ultimi tagli al Welfare).
Ed è soprattutto nelle assemblee dei movimenti e dei gruppi che svolgono volontariato presso gli ultimi della nostra città, che il dibattito sull'accoglienza si sviluppa e nascono le idee.
Io e Fabio abbiamo provato a sintetizzare alcune di queste (e altre) idee in una bozza di mozione consiliare per la città di Napoli, concernente la tematica dell'accoglienza nella sua accezione più ampia, ed è una proposta che avanziamo a tutte le forze politiche che si dicono in prima linea nel campo del supporto agli ultimi della società, senza alcun pregiudizio ideologico e/o culturale, né di razza o religione, né di lingua, sesso o di nazionalità.
Consideratelo una sorta di canovaccio.
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