Mani Su Bagnoli


Mani su Bagnoli è una rubrica dedicata alle vicende dell'area occidentale di Napoli, dove è nato e cresciuto il sogno di un riscatto operaio della città. La fabbrica che entra nel vicolo - per parafrasare Ermanno Rea - avrebbe dovuto espungere il ventre molle di Napoli dalle incrostazioni formatisi in secoli di dominazione straniera e di classe. Incrostazioni vecchie come le mura di tufo che si ergono nei suoi anfratti. Un ventre nero fatto di miseria, malavita, superstizioni e faide di famiglia, ben descritte da Francesco Mastriani nel romanzo "I Vermi". 

La fabbrica è stata invece erosa a sua volta dal vicolo e definitivamente abbattuta dagli artefici della politica di deindustrializzazione, come se non si potesse coniugare il lavoro operaio con la tutela ambientale. Un destino comune all'Ilva di Taranto, dove il ricatto tra occupazione e ambiente si prolunga da decenni con tutta la sua drammaticità.  

Qui a Bagnoli si parla di bonifica da quasi trent'anni. Un termine abusato, tanto che secondo alcuni dovrebbe essere cancellato dall'immaginario collettivo. 

Ecco perché si prova a raccontarla da un altro punto di vista.
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