Esulta Luigi Cesaro, divenuto da poco neopresidente della Provincia di Napoli con poco meno del 60% delle preferenze. Con lui esultano il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, e il coordinatore vicario(?) in Campania del Pdl Mario Landolfi. I tre, per festeggiare, si fanno ritrarre sempre insieme dai fotografi, quasi a voler rappresentare il futuro triumvirato campano post-Bassolino sotto la benedizione di Papi Berlusconi, uscito ancora una volta indenne dall’ennesima bufera che lo ha riguardato.
Tutti e tre sono indagati per camorra ed ora sono ai vertici della Provincia. Luigi Cesaro in particolare viene accusato di essere referente del clan dei Casalesi. Inoltre il Comune di Sant’Antimo venne sciolto durante il mandato da consigliere del fratello Aniello Cesaro nel 1991 per infiltrazione camorristica (uno dei primi comuni italiani a subire un provvedimento simile).
L’informazione in Campania (e non solo) è stata del tutto unilaterale, con una folta serie di giornali filogovernativi come "Il Roma" e le "Cronache di Napoli" (quest’ultimo citato più volte da Roberto Saviano insieme al Corriere di Caserta, appartenente alla stessa casa editrice, riguardo il famoso ed infamante articolo su Don Peppino Diana e non solo), fautori appunto del Pdl. "Il Mattino" poi non è stato da meno. Ma nessun giornalista, nemmeno televisivo, si è preso la briga di ricordare che i tre "uomini nuovi" sono indagati di reati pesantissimi e che dunque dovrebbero farsi da parte. Si preferisce piuttosto esaltare una figura come Cesaro che, con tutto il rispetto, non riesce a costruire un discorso che abbia un filo logico. Si preferisce ricordare che Berlusconi ha tolto l’immondizia da Napoli, cosa ovviamente falsa e che viene spacciata come un successo straordinario (mentre non è altro che il ripristino di una gestione ordinaria). Ma su questo punto ci sta pensando la magistratura a togliere almeno un po’ di aura magica attorno al falso successo del centrodestra.
Noemi non è bastata. Quelle ragazze in topless nella villa di Berlusconi non sono bastate. Quel tipo (il premier polacco Topolanek?) fotografato senza pudore non è bastato. La corruzione dell’avvocato Mills non è bastata. Se gli Italiani hanno compreso l’insita pericolosità di Berlusconi e del suo partito, come dimostrano i risultati delle elezioni Europee caratterizzate da astensionismo e da pochi voti per il governo nonostante l’impero mediatico a disposizione, perchè la sinistra continua a tacere e a perseguire una debole opposizione? Perchè queste leggi fanno comodo anche ai politici di sinistra, è ovvio. E allora? Che si fa? Si può soltanto constatare che il potere politico ha travalicato i confini che gli spettavano e gli organi giudiziari ne stanno pagando le conseguenze.
In un Impero non si chiede il parere ai cittadini, non si garantiscono norme uguali per tutti e non viene rispettata la giustizia. Ma questo è un nuovo tipo di Impero, che non si trova nel passato e che non può essere paragonato all’Impero fascista o a qualunque altra forma di dittatura. Una sola cosa è certa: in tutti gli imperi o dittature il processo totalitario non si ferma mai a metà strada, ma prosegue fino in fondo.
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