Il nuovo direttore dell'ARPAC Gennaro Volpicelli, nominato pochi giorni fa da Antonio Bassolino e dall'assessore regionale Walter Ganapini, è stato presidente della Commissione di Collaudo dell'inceneritore di Acerra. In altre parole, era a capo di una struttura che finora non è entrata in funzione, che adotta tecnologie obsolete per lo smaltimento dei rifiuti, che risulta abbia sforato più volte il livello massimo di polveri sottili consentito e che è stata realizzata in una zona già fortemente colpita dall'inquinamento degli anni passati. Come fanno a non scontrarsi l'interesse civile e quello privato, a questo punto?
Ci diranno che non è conflitto d'interessi. Ci diranno che siamo noi i malpensanti, siamo noi quelli che mettono in dubbio la competenza e la professionalità di chi lavora in questi evanescenti organismi, che nulla hanno fatto per evitare il disastro ambientale in Campania. Diranno di tutto e di più, ma rimane il fatto che il prof. Gennaro Volpicelli è stato capo della Commissione che lavora per l'A2A, l'azienda del Nord che gestisce l'impianto acerrano. Che dire...
Ai posteri l'ardua sentenza!
"Il solo atteggiamento responsabile è quello di vietarsi l'abuso ideologico della propria esistenza, e - per il resto - condursi, nella vita privata, con la modestia e la mancanza di pretese a cui ci obbliga, da tempo, non più la buona educazione, ma la vergogna di possedere ancora, nell'inferno, l'aria per respirare." (Theodor W. Adorno, Minima Moralia)
Che c'è da dire? Niente, dovunque ci si gira si sbatte la testa contro muri di gomma.
RispondiEliminaTi segnalo (se non lo avessi già letto) questo articolo sulla terra dei fuochi, di Pietro Orsatti su Terra
http://www.orsatti.info/archives/1523
ciao
Bell'articolo quello di Orsatti. Centra il pieno il punto debole della strategia governativa in Campania. Grazie per la segnalazione.
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