lunedì 10 agosto 2009

Cronaca di una strana e"maledetta" estate


Riportiamo di seguito l'articolo de "Il Mattino" di sabato 8 agosto che racconta l'ennesimo"incidente" avvenuto sulle spiagge della Campania,con sversamento in mare di liquami. Protagonista questa volta è la spiaggia di Marina di Puolo a Sorrento.
Passamo alla cronaca:
"SORRENTO (8 agosto) - Impianto fognario sovraccarico, liquami sull’arenile, inevitabile il divieto di balneazione per un tratto del litorale di Marina di Puolo, il borgo che congiunge il territorio di Sorrento a Massa Lubrense. Un altro duro colpo all’immagine turistica della zona.
Ieri mattina, attorno alle 10, un guasto alla pompa di sollevamento ha scaricato sulla spiaggia una scia maleodorante che si è riversata in mare, a poca distanza da lettini e ombrelloni occupati dai bagnati. Bambini, ma anche adulti ed anziani hanno continuato a fare il bagno in mare come se niente fosse. Almeno fino a quando, nel primo pomeriggio, il sindaco di Sorrento Marco Fiorentino, non ha inviato gli agenti della polizia municipale per installare i cartelli del divieto di balneazione e di interdizione della parte di arenile interessata dallo sversamento, sancito da una apposita ordinanza. Il provvedimento, come spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Rosario Fiorentino, «resterà in vigore fino a quando l’Arpac non avrà effettuato le analisi sulle acque e non sarà bonificata la spiaggia».
(...)I tecnici della Gori, la società che gestisce l’impianto, si sono fatti attendere circa quattro ore prima di effettuare un sopralluogo. Il loro intervento ha consentito di riattivare la pompa di sollevamento arginando l’ulteriore fuoriuscita dei liquami.
«È assurdo che per un semplice interruttore scattato vengano sversati reflui lungo una spiaggia piena di bagnanti», sottolinea Claudio D’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina, accorso sul posto per prelevare un campione di acqua di mare da sottoporre alle opportune analisi.
(...)l sindaco Marco Fiorentino avverte i vertici dell’azienda che «ci si riserva di segnalare quanto accaduto alle autorità competenti per ogni genere di responsabilità: lamento in genere lo scadimento della qualità e l’intempestività degli interventi».

La cronaca
parla da sola,si tratta dell'ennesimo episodio di "cattiva amministrazione",anche se dopo tutto ciò che è accaduto questa estate in Campania qualche dubbio in più sorge spontaneo.
L'estate 2009 in molte parti della nostra regione è stata davvero tragica per bagnanti e operatori turistici che in alcune zone lamentano cali di presenze comprese intorno all'80%.
Tutto è iniziato alla fine di giugno,quando,a causa della protesta dei dipendenti della Hydrogest,società che gestisce l'impianto di depurazione di Cuma,i liquami provenienti dalle fognature sono stati sversati direttamente in mare senza essere trattati.
Di conseguenza il sindaco di Monte di Procida ha emesso il divieto di balneazione,salvo poi ritirarlo pochi giorni dopo,visto che le analisi effettuate dall'Arpac hanno dato esito negativo.
Troppo tardi. La bomba era ormai esplosa.
Rapidamente si diffondono voci,del tutto infondate, che il mare non è balneabile nemmeno a Bacoli e Pozzuoli;si vocifera di bambini morti,di bolle dalle quali fuoriescono vermi,di topi in mare, di resti umani ritrovati nelle acque e qualcuno ha addirittura parlato di una donna gravida che avrebbe partorito un animale!
Insomma tutte storie degne del migliore film di fantascienza. Ormai però la paura la fa da padrona e l'ignoranza della gente è tanta,così come la disinformazione.
A risentirne non è solo l'immagine dell'area domitio-flegrea,ma anche le isole di Procida e Ischia.
Passa poco tempo ed ecco servito il secondo colpo. Questa volta lo scenario è quello di Bacoli,ma non le spiagge di Miseno-Miliscola ormai deserte,ma il piccolo spazio di mare di Marina Grande,che nel frattempo era stato invaso dai bagnanti restii a fare il bagno nelle acque di Miseno. Proprio quando questo piccolo porticciolo è affollato di bagnanti avviene la" accidentale" rottura di una pompa di sollevamento e così i liquami finiscono in mare.
proprio come è accaduto oggi ,ad una ventina di giorni di distanza,a Marina di Puolo. Cambia solo lo scenario che questa volta è la penisola sorrentina,che era stata solo parzialmente colpita dal ciclone scatenatosi in seguito allo sciopero dei dipendenti del depuratore di Cuma.
Tutta la Campania è stata colpita .Quello che dovrebbe essere il settore trainante nella nostra terra,il turismo,è in ginocchio.

Ma cosa c'è dietro tutto questo?
Difficile credere che si tratti di "incidenti" avvenuti per caso contemporaneamente e dovuti solo all'inefficienza delle amministrazioni locali e regionali.

Non c'è dubbio che i Comuni,le provincie e la Regione in questi anni non hanno fatto il loro lavoro e che quindi hanno delle gravissime colpe,perché non hanno ammodernato gli impianti,hanno sperperato i fondi che sono arrivati negli ultimi venti anni e non hanno investito nel sistema,ma non può essere solo questo. Molti sono le ipotesi formulate dalla gente, c’è chi parla di interessi della camorra che possiede piscine e acquapark,chi invece sostiene che sono le stesse amministrazioni comunali che creano volutamente questi problemi per cercare di ottenere soldi e finanziamenti dal governo e dalla regione,c’è infine l’ultima ipotesi legata ad un mega progetto denominatoWaterfront”...

Se due indizi sono una prova...

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