venerdì 7 ottobre 2016

La Natura Anarchica del Potere


In alcune interviste di Pier Paolo Pasolini che è possibile rintracciare su Youtube, il poeta e regista torna a soffermarsi sulla questione del Potere, un argomento che ricorre spesso nei suoi romanzi e in generale nella sua poetica. In particolare, egli afferma:


Affermare che il Potere è anarchico per definizione, vuol dire che esso non può essere codificato, ossia sottoposto a norme che ne regolamentano preventivamente la portata e le modalità di esercizio, e dunque lo limitano. Qualora vi fosse uno statuto, un codice o un regolamento, non potremmo più parlare di potere nel vero senso della parola, bensì di qualcos'altro, poiché il Potere non può essere regolamentato e non può avere limiti secondo la definizione data da Pasolini.

Proviamo ora ad analizzare le implicazioni che un'affermazione del genere comporta.

Ipotizziamo l'esistenza di una comunità di individui in cui non vi sono apparati coercitivi e vige un ordine naturale tra gli uomini che può fare a meno di regole scritte. In questa condizione il Potere è distribuito presso tutti i membri, in quanto una comunità siffatta è anarchica in assenza di apparati coercitivi che la dominano. Il Potere può qui definirsi propriamente "del popolo".

Se invece analizziamo la nostra società attuale, fondata su regole scritte e su una struttura fortemente gerarchizzata, sperimentiamo come il Potere non sia distribuito ugualmente presso tutti, ma risieda in un vertice che siamo soliti raffigurare alla sommità di una piramide sociale, e può di volta in volta corrispondere con uno o più enti o soggetti differenti a seconda dell'immaginario collettivo e delle fasi storiche. Tuttavia i "poteri" da noi conosciuti sono solo quelli visibili, e i poteri visibili sono tutti regolamentati sulla base di un principio giuridico per cui "ogni potere deve essere a sua volta limitato". Ad esempio, un potere come la Corte costituzionale può sindacare le leggi approvate da un altro potere, il Parlamento, soltanto se violano le disposizioni costituzionali, per cui:

a) Potere del Parlamento limitato dall'istituzione della Corte costituzionale;
b) Potere della Corte costituzionale limitato dalla norma che vieta di sindacare ogni legge approvata dal Parlamento, ma solo quelle in apparente contrasto con la Costituzione.

Il potere visibile per eccellenza è quello dello Stato. Il potere statuale è limitato da numerose norme volte a tutelare i cittadini dagli abusi degli apparati coercitivi. Gli organismi che siamo soliti identificare come "poteri", ad esempio una grossa azienda dell'industria alimentare o un consesso scientifico composto dai vertici di alcune università, sono tutti sottoposti a norme volte a regolamentarne il potere. La stessa massoneria, la quale viene identificata (spesso non a torto) come uno dei poteri occulti più forti nel nostro Paese, è dotata di un codice volto a regolamentare le procedure iniziatiche dei membri e la loro azione nei confronti dei cd. pagani (qui quello del Grande Oriente d'Italia), e comunque sottoposta a limitazioni dalla legge Anselmi.

Tale quadro ci conduce a due considerazioni:

- E' logico supporre che chi vuole detenere un Potere assoluto, non ammetta di essere sottoposto ad alcuna limitazione. Da qui la natura necessariamente anarchica del Potere, ossia non limitata da alcuna forza esterna o interna formale.

- La nostra non è una società anarchica, esistono gerarchie e stratificazione sociale. Però ci viene detto che ogni potere, per esistere legalmente e legittimamente, deve essere necessariamente limitato.

Ora, la contraddizione ci sembra evidente. Una società gerarchica presuppone il Potere, e questo Potere non è distribuito presso tutti i membri ma solo presso alcuni. Se esso ha natura anarchica, l'ordinamento giuridico obbligando ogni organismo o gruppo d'interesse a essere sottoposto a norme, di fatto lo delegittima. Ma se la società è gerarchica esso deve esistere necessariamente, e per non essere limitato deve essere svincolato dalle norme, e per essere svincolato dalle norme non deve essere visibile, bensì necessariamente occulto.

Il chi, il dove e il come intorno al Potere sono domande che esulano dal tema stringente di questo post e che lascio alla libera ricerca e ragionamento di ognuno.

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