L'isolotto di Nisida. Fonte: Facebook |
La definizione del PRARU come "virtuale" nel decreto n. 47 del 2019 |
Non è un caso se anche il ministro Costa, apparentemente (e giustamente) inflessibile nelle sue considerazioni, abbia poi deciso di cedere dinanzi alle richieste di "chiarimenti" da parte del commissario, escludendo la necessità di una nuova procedura di valutazione d'impatto ambientale (VAS) per la localizzazione delle opere urbanistiche sui suoli individuati nel piano, contraddicendo il decreto emesso a febbraio che invece la prescriveva come doverosa.
I due pareri contrastanti emessi dal Ministero dell'ambiente |
Non può essere frutto del caso l'annullamento delle gare per la progettazione disposto dal Consiglio di Stato, che ha rappresentato l'occasione per il "cambio di strategia" annunciato da Floro Flores e finalizzato a parcellizzare in lotti la bonifica, iniziando laddove è possibile estrarre maggior plusvalore, ossia il litorale di Coroglio e l'isolotto di Nisida. I fondi a disposizione del commissariato per la bonifica e la rigenerazione sono al momento pari a 470 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno totale di 1,8 miliardi di euro. In attesa della registrazione della delibera del CIPE sulla tranche più consistente pari a 320 milioni di euro approvata il 4 aprile scorso, ma non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale, occorre partire il prima possibile prima che una crisi di governo mescoli ancora una volta le carte in tavola.
Non è un caso che l'attenzione del commissariato di governo si concentri ora sulla realizzazione delle nuove residenze temporanee destinate agli abitanti del borgo di Coroglio, le cui case verranno espropriate in vista della riqualificazione. Al termine dei lavori i proprietari avranno la possibilità di rientrare in via preferenziale previo pagamento di una somma di denaro che al momento non risulta quantificabile in maniera precisa (che i vertici di Invitalia, l'agenzia responsabile per la progettazione ed esecuzione delle bonifiche, assicurano aggirarsi intorno al 5-10%).
La caserma "Battisti" di Fuorigrotta in stato di abbandono. Ospiterà il carcere per donne e minori |
L'area cerchiata in rosso indica la caserma "Battisti" |
Le richieste del presidente dell'Autorità Portuale in merito alle concessioni demaniali |
Non è un caso se l'assessore all'urbanistica Carmine Piscopo possa affermare oggi che la moneta urbanistica con cui ripagare la realizzazione del parco pubblico e il recupero del paesaggio marino e costiero è la stessa già prevista nei piani urbanistici precedenti, che passa attraverso la riconferma dell'indice di fabbricabilità pari a 0,68 mc/mq, al cui valore apparentemente basso - è bene ricordare - si giunse all'epoca ricomprendendo aree assolutamente non edificabili, tra cui il costone di Posillipo e la colmata da rimuovere. Solo così si è potuto giustificare l'inserimento di ben 200 mila metri cubi di nuove residenze, per un totale di oltre 2 milioni di metri cubi previsti in piena zona rossa per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei.
Francesco Gaetano Caltagirone |
Non è un caso se Floro Flores affermi di aver parlato con l'ANAC presieduta da Raffaele Cantone per chiedere maglie più larghe nei controlli al fine di garantire le ricadute occupazionali sul territorio. Cosa significhi ciò e quali siano le effettive competenze dell'Autorità nazionale anticorruzione in materia occupazionale non è ben chiaro. Il richiamo ai posti di lavoro sembra essere funzionale alle imminenti elezioni regionali, su cui si gioca buona parte della partita con il governatore Vincenzo De Luca, e al rinnovato interesse nazionale per la realizzazione delle "Grandi Opere" il cui frutto più evidente è dato dal decreto Sblocca Cantieri.
Non è un caso se gli esponenti nazionali più importanti di Lega e M5S, ma anche del PD che sul territorio ha tanti, troppi interessi, abbiano deciso di silenziare tutta l'operazione. Un sostanziale consociativismo che delinea una perfetta continuità tra voleri passati e presenti. Il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti nell'affaire Bagnoli rimane oscuro, tenuto conto che il commissario Floro Flores ne è uno dei consiglieri di amministrazione. Non è tanto peregrina l'ipotesi che la cassaforte del risparmio postale possa essere utilizzata come strumento per costruire e gestire grandi infrastrutture (ad esempio il porto turistico di Nisida) attraverso un partenariato pubblico-privato, o come garanzia per gli ingenti investimenti privati previsti nel PRARU (pari a 600 milioni di euro). Sul punto si scontrano due visioni dell'economia assolutamente antitetiche. Una cosa è l'idea di uno Stato che metta al centro la gestione pubblica dell'economia attraverso propri organismi di investimento e controllo, un'altra cosa è uno Stato che ricorre alle proprie riserve per cedere ulteriori quote di pubblico sottoforma di finanziamenti a pioggia o di partecipazione alla costruzione di opere pubbliche che verranno poi affidate alla gestione delle grandi imprese private a canoni irrisori: quest'ultimo modello economico si chiama "outsourcing", e ha consentito ad imprenditori come lo stesso Floro Flores di ottenere l'Arena Flegrea e lo Zoo - beni gestiti dalla Mostra d'Oltremare SpA, di proprietà di Comune, Regione, Città Metropolitana e Camera di Commercio - ad un canone annuo rispettivamente di 48mila euro e 30mila euro (qui l'elenco completo), a fronte di guadagni enormemente superiori.
In questo Paese è ancora consentito usare la parola tradimento?
- Il Comunicato Stampa delle commissioni consiliari del 26 giugno
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può liberamente inserire un commento. Insulti o sproloqui vari verranno immediatamente cancellati.