venerdì 12 marzo 2010

Bastano un po' di soldi...

La vita di Gelsomina Verde valeva 300mila euro, oggi lo sappiamo. L'ex giovane rampollo del clan Di Lauro, Cosimo, pur non ammettendo il proprio coinvolgimento nell'efferata uccisione della ventunenne (torturata e poi bruciata nella sua automobile), ha consegnato alla famiglia di "Mina" la somma prelevata da un libretto acceso in seguito ad un incidente in cui egli rimase ferito diversi anni fa. La famiglia della ragazza, lasciata sola a sperare nella giustizia, ha alla fine ceduto accettando il risarcimento, rinunciando così a costituirsi parte civile nel processo.



L'omicidio di Gelsomina Verde è stato uno degli episodi che più mi hanno colpito per efferatezza e crudeltà spaventose nei confronti di un'innocente, la cui unica colpa è stata quella di aver frequentato per alcuni mesi un uomo, Gennaro Notturno, ex affiliato al clan Di Lauro e poi passato dalla parte degli scissionisti. Lei, vittima di dinamiche e di alleanze da due soldi, di una guerra vigliacca (la faida di Scampia), come tutte le guerre di camorra del resto. La legge del Sistema ha sempre la meglio su una persona indifesa.
Col pagamento della cifra il Di Lauro junior ha ora la possibilità di potersela cavare in appello, senza la famiglia di Gelsomina a costituirsi parte civile. Ha ottenuto ciò che voleva e la legge glielo ha concesso; ma il terrore, le urla, lo sgomento, il sangue, ed infine le fiamme che avvolgono il corpo di Gelsomina in un abbraccio mortale, possono essere cancellati da trecentomila euro? La giustizia italiana dà risposta affermativa.

E allora cosa aspettarsi da chi amministra lo Stato in Italia? In tempo di elezioni infatti ci si chiede sempre quale sia il male minore. Sarebbe invece bello e dignitoso vedere le urne disertate, per porre almeno un freno a questa consueta pagliacciata partitica cui oramai ci siamo abituati.
La verità è che Gelsomina Verde e tutte le altre vittime innocenti di mafia rappresentanto soltanto dei danni collaterali del sistema politico-economico dell'Italia, effetti secondari in vista del bene del Paese: l'aumento della ricchezza. Non credo all'impossibilità di estirpare dei gruppi criminali: le mafie esistono perchè c'è la volontà di farle vivere e prosperare e perchè hanno inevitabilmente compromesso la vita politica del Paese con le armi della corruzione e del ricatto.

Alla prossima vittima innocente allora.

"I familiari? Aspettano fuori, quando sarà il loro turno verranno chiamati, state tranquillo."

2 commenti:

  1. non si accettano neanche un miliardi di miliardi di euro.....se avevano paura nn andavano a costituirsi parte civile, ma così no...
    la famiglia si semtirà maledetta in eterno...

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  2. Io credo che il maledetto in eterno sia tu, visto che lasci commenti anonimi e non riveli la tua identità!!!!

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