lunedì 22 marzo 2010

L'intrinseca corruttibilità

La Napoli del mitico Rinascimento bassoliniano non è mai esistita: i miliardi arrivati a pioggia dall'Unione Europea, ben lungi da fungere da traino dell'economia locale, hanno dato una spinta in più alla corruzione e al malaffare; i risultati sono sotto gli occhi di tutti: 200 i cantieri in città rimasti incompiuti.

Dall'ossessione maniacale di Bassolino per la metropolitana al Museo della Canzone Napoletana mai realizzato a Napoli Est (sostituito invece, in modo ingannevole, dalla centrale a gas di Vigliena). Interventi di ordinaria manutenzione stradale diventano subito occasione di guadagno e di intrallazzo, così come era stato per il sistema messo in piedi dall'imprenditore Alfredo Romeo mirante al controllo monopolistico delle opere pubbliche cittadine, e importanti arterie stradali come Via Marina rimangono vittime del "morbo del cantiere eterno".

Ed è proprio questo morbo che preoccupa più di qualunque altra cosa: il Forum delle Culture del 2013 è alle porte. Invece di attendere l'evento con felicità noi lo attendiamo con angoscia. Gli sciacalli stanno già preparandosi: se non hanno avuto pietà per una città come L'Aquila devastata dal terremoto, non avranno certo scrupoli per una città violentata e degradata come Napoli. La grande abbuffata sta per cominciare, sotto a chi tocca.

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