venerdì 24 aprile 2009

C'era una volta...BACOLI















C'era una volta... BACOLI:"terra di miti e leggende". Con questa formula iniziano molte favole ma,a quanto pare,non tutte sono a lieto fine. La favola inizia più di duemila anni fa quando i Greci fondarono sul promontorio di Cuma la loro prima colonia in Italia e in Occidente;anche i Romani apprezzarono l'amenità di quei luoghi tanto da farla diventare la località di villeggiatura preferita da molti imperatori e da numerosi personaggi illustri. Basti pensare alla quantità smisurata di ville che furono edificate a Baia,che fu perciò detta "piccola Roma", e al fatto che a Miseno venne stabilito il più importante presidio navale del Mediterraneo,dove era di stanza la cosi detta"Classis Misenensis". Simmarco,a proposito di quei luoghi,recita:"Lasciai quel luogo perché c’era pericolo che se mi fossi affezionato troppo al soggiorno di Bauli, tutti gli altri luoghi che mi restano da vedere non mi sarebbero piaciuti". Ma cosa resta oggi di questo antico splendore? Nulla...o meglio solo poche costruzioni,di straordinaria bellezza, purtroppo abbandonate al loro destino,piene di erbacce,destinate a diventare ruderi seminterrati o pareti e fondamenta di qualche villa moderna.Bacoli oggi,con i suoi quasi trentamila abitanti,è uno dei più popolosi comuni della periferia di Napoli,con un rapporto abitanti/kmq tra i più alti in Europa; l'abusivismo edilizio ha irrimediabilmente danneggiato molti siti archeologici e paesaggistici,si è costruito senza un criterio per la mancanza di un piano regolatore,in modo disordinato,violando vincoli ambientali e paesaggistici. Una classe politica a dir poco incompetente è stata incapace di tutelare il territorio e le grandissime ricchezze che possiede,bloccandone nello stesso tempo lo sviluppo economico e culturale. Bacoli infatti,tra i suoi tristi primati,vanta un tasso di disoccupazione altissimo,con moltissimi giovani che sono costretti ad emigrare per cercare lavoro. La classe dirigente infatti non è stata in grado di sfruttare le infinite risorse che possiede il comune,creando posti di lavoro tramite lo sviluppo del turismo. Lo sviluppo economico è possibile solo dove c'è una rete di servizi ben funzionante ma a Bacoli mancano le infrastrutture(le strade infatti sono in condizioni pietose,con i conseguenti problemi legati alla viabilità e alla vivibilità),così come le strutture ricettive(tra Bacoli,monte di Procida e Quarto ci sono appena 300 posti letto!),per non parlare delle strutture per lo svago e dei mezzi pubblici.Lo scempio più grave però è quello legato alla questione dei rifiuti,illegali e non. Bacoli è infatti,secondo uno studio dell'O.M.S. presentato nell'Aprile 2007, tra gli otto comuni con il più alto tasso di mortalità e di malformazioni della Campania. Una grande quantità di rifiuti tossici provenienti dal Nord Italia è stata infatti sversata per anni su tutto il territorio comunale,riempiendo cave in disuso(come la "cava Lubrano"in via Castello),oppure disperdendo direttamente nelle campagne tra Cuma e il litorale Domitio tonnellate di rifiuti pericolosi. Anche i laghi non godono di ottima salute,il lago Miseno infatti è stato,fino a pochi anni fa,il ricettacolo di tutti gli scarichi fognari di Bacoli,che finivano nello specchio d'acqua senza essere prima depurati. più grave è invece la situazione del lago Fusaro nel quale sono state riscontrate tracce di sostanze molto pericolose,come metalli pesanti ecc.. Il depuratore di Cuma e il suo cattivo funzionamento è invece fonte di inquinamento per tutto il litorale domitio,rendendo non balneabile una vastissima porzione di costa. Il degrado si sa,provoca tumori e malattie,ma nonostante sia stata approvata all'unanimità in consiglio comunale una delibera,la n. 18 del 18/04/2008,per la bonifica del territorio e per la creazione di un registro tumori,ad un anno di distanza,nulla è stato ancora fatto.Il comune di bacoli infatti non se la passa bene,ha ipotecato molti suoi beni ed ha contratto debiti con la società Flegrea Lavoro,incaricata della raccolta dei rifiuti sul territorio comunale e dell'attuazione della raccolta differenziata. Secondo i dati del Sir però la raccolta differenziata è ferma all'11.77%;considerando che entro il 2009 bisognerà raggiungere il 25%,come previsto dalla nuova normativa del governo Berlusconi ma che difficilmente il comune riuscirà in questa impresa,le casse del comune,che sono già vuote, si dovranno sobbarcare il25% dei costi di discarica,che porterà certamente all'aumento della TARSU per i cittadini.

E' proprio vero,non tutte le favole hanno un lieto fine,soprattutto ai giorni nostri..
E vissero tutti felici e Scontenti...

Mark03


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