giovedì 23 aprile 2009

Manifesto del blog


La Campania sta morendo. Rifiuti, malattie, camorra, mala politica e indifferenza la stanno spingendo sul baratro. Se le stime sull’aumento di tumori in questa Regione sono le più alte d’Italia e sono progressive, se soltanto Napoli vede 9000 persone all’anno che emigrano, se l’informazione è schiava di logiche di potere che non hanno alcun interesse al benessere della gente, se nonostante ciò si continua a vivere nell’indifferenza verso il proprio futuro, noi non ci stiamo. Non possiamo starci perché a nessuno è dato diritto di distruggere la vita delle persone per perseguire il profitto, che mai può corrispondere alla felicità raggiunta.
L’Italia è dominata dalle mafie. Gli ultimi dati indicano un fatturato di 150 miliardi di euro l’anno, pari al 6-7% del PIL. Tale somma non può assolutamente essere frutto di semplici attività criminali di strada, ma necessita del coinvolgimento della società “bene”, composta da avvocati, banchieri, industriali, politici e affaristi di alto livello. I clan devono ormai essere considerati come centri nevralgici del potere e dell’alta finanza, essendo semplici pezzi dell’azienda più forte in Italia e in Europa, che si contendono il territorio e le attività produttive. Nella finanza capitalistica odierna bastano pochi uomini privi di etica per poter tenere in scacco un intero settore economico, che necessariamente si riversa sulla vita politica e sociale del Paese.
Compreso ciò, è chiaro che in Italia mai nulla cambierà in meglio e presto vedremo la mafia comandare totalmente la Nazione. Noi non ci stiamo e vogliamo impedire che ciò avvenga.
Ci proponiamo di fare informazione e di cambiare effettivamente le cose, al pari di tante altre persone che vogliono effettivamente incidere sulla realtà in cui vivono. Ci atterremo in particolar modo al territorio campano, ma l’Italia sarà comunque il centro delle nostre discussioni. Perché Napoli è l’Italia, la Campania è l’Italia. Questo è il polso del Paese, il luogo dove si accumulano i maggiori record negativi. Risolvere i problemi qui vuol dire risolvere i problemi dell’Italia e far ripartire il Paese.

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