venerdì 19 giugno 2009

Depuratore di Cuma,una tragedia annunciata…


Solo poche settimane fa avevamo parlato dello stato del “depuratore”di Cuma,che sversa in mare liquami non trattati,andando ad inquinare la costa che va da Cuma fino al Monte di Procida,e della situazione generale di abbandono e di degrado di tutte le coste della provincia di Napoli.

In seguito all’agitazione dei dipendenti dello stabilimento questa situazione di ordinario degrado si è notevolmente aggravata,infatti le acque del litorale domitio sono state invase da liquami e da rifiuti di ogni genere,per la rabbia dei bagnati,che in questa parte dell’anno sono tanti,e dei gestori dei lidi della riviera. Il sindaco di Monte di Procida ha così vietato la balneazione lungo tutta la fascia costiera del comune; nell’ordinanza si legge che:“a seguito del perdurante stato di agitazione del personale dell’impianto di depurazione di Cuma, senza alcun trattamento vengono smaltiti nelle acque del Golfo(Costa Flegrea) i liquami provenienti dagli impianti fognari cittadini, aggravando, anche ad un puro e semplice esame macroscopico, lo stato di inquinamento delle acque prospicienti le nostre spiagge, che si presentano melmose, maleodoranti ed invase da rifiuti di ogni tipo”.

Una tragedia ecologica annunciata,poiché il depuratore di Cuma non ha mai funzionato bene e a pieno regime sin dalla sua costruzione e perché è da tempo che i dipendenti dello stabilimento minacciano di scioperare.
Come spesso accade da queste parti però nulla è stato fatto e così gli abitanti della Costa Flegrea si ritrovano nel pieno della stagione balneare con il mare pieno di rifiuti di ogni genere,una tragedia per l’intera comunità che sul turismo sta cercando faticosamente di investire.

Lo stesso sindaco di Monte di Procida,in una lettera alla Regione,al prefetto di Napoli ha ribadito che è necessario prendere “tutti i provvedimenti tesi alla eliminazione della causa di questo gravissimo problema igienico-sanitario, che rappresenta una minaccia per l‘igiene pubblica e per la salute della cittadinanza”e che “potrebbe comportare il collasso definitivo dell’economia delle nostre zone, notoriamente legata ai flussi turistico-balneari e già provata dalle note vicende legate alla viabilità interrotta e poi solo parzialmente ripristinata di Punta Epitaffio.”
Un S.O.S quello del sindaco,forse un po’ tardivo,ma sicuramente degno di essere ascoltato.

Ancora una volta sono i cittadini a pagare le conseguenze più pesanti,che sono costretti ad assistere impotenti alla distruzione della loro terra.

Per vedere il video relativo a questa emergenza:(Monte di Procida TV) http://www.montediprocida.com/mdp/index.php

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