venerdì 10 luglio 2009

La Casta del giornalismo campano

Il giornalismo campano è un giornalismo parassita. A parte pochi fulgidi esempi, la gran parte dell'informazione regionale è stata lottizzata dalla politica. Ogni giorno i quotidiani nostrani riportano di "avvincenti" lotte politiche (dove viene segnalato come grande protagonista del cambiamento Ciriaco De Mita!), grandiose strategie da statisti, alleanze e capovolgimenti di fronte che cambieranno per sempre il destino campano. Insomma, i giornali diventano arene dove si racconta uno scenario politico che nella realtà è fermo come il marmo, mentre rimane spaventosamente attivo sul piano dell'intrallazzo. Quotidiani come "Il Roma", in mano al deputato Italo Bocchino del Pdl, indagato nell'ambito dell'inchiesta sul Sistema Romeo, ovvero l'intreccio politico-economico che permetteva ad un unico imprenditore di avere sempre la meglio nelle gare d'appalto sia a Napoli sia nel resto d'Italia tramite la ditta Global System; "Il Mattino", da sempre schierato su una posizione filogovernativa di qualunque orientamento, gestito dal palazzinaro Francesco Gaetano Caltagirone, che ha insediato un gran numero di parenti all'interno della direzione del giornale. Giova poi ricordare la qualità dell'informazione offerta dai due quotidiani di Provincia, "Cronache di Napoli" e "Corriere di Caserta", della stessa casa editrice, già citati dallo scrittore Roberto Saviano per la tipologia di articoli redatti (per esempio: "Don Peppino Diana era un camorrista"). Si tratta di quotidiani di guerra, che si fermano ai meri dati di cronaca, alle rapine, agli arresti, agli omicidi, lasciando trasparire una Regione in mano alla delinquenza di strada quando in realtà essa è un crocevia fondamentale degli investimenti mafiosi di mezzo mondo.
E' un giornalismo colpevole. Colpevole perchè non informa, ma disinforma. Colpevole perchè dà spazio alla politica delle parole fino alla nausea, ma non denuncia ciò che è dietro il paravento. Lo fa solo (e parzialmente) quando qualche giudice si decide finalmente ad indagare, scoprendo una quantità di truffe, illeciti, connivenze e consorterie e dando vita ad interminabili processi che nella maggior parte dei casi finiranno in prescrizione. Questa è purtroppo la drammatica realtà a cui siamo costretti ad assistere giorno dopo giorno.

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